Navigazione delle pagine & ricerca

Intelligenza artificiale come opportunità: come l’IA rivoluziona la formazione professionale

​​07.11.2025​ – L’intelligenza artificiale (IA) automatizza le routine e crea spazio per ciò che conta: pratica, collaborazione e vicinanza alla clientela – sia nella formazione di base sia nella formazione continua. La Società degli impiegati del commercio Svizzera illustra come l’IA aiuti le persone in formazione, i professionisti e le aziende formatrici – con linee guida chiare per qualità, equità ed esami orientati alle competenze operative in tutti i luoghi di formazione.

L’IA fa già parte del lavoro quotidiano, dalle valutazioni automatizzate al supporto nella comunicazione con la clientela. Ciò che conta non è la tecnologia in sé, ma come viene utilizzata nella formazione e negli esami pratici. In merito alla politica di formazione, la posizione della Società degli impiegati del commercio Svizzera è chiara: l’IA è uno strumento, non un rimpiazzo. Può accelerare le bozze e strutturare le informazioni, ma la qualità nasce dall’analisi del contenuto – attraverso conoscenze specialistiche, capacità di discernimento e responsabilità.  

Strumento anziché rimpiazzo 

Le persone in formazione devono essere in grado di comprendere l’IA, utilizzarla in modo mirato e analizzarla in modo critico. Ciò significa verificare i risultati, classificare le fonti e motivare le ipotesi. Se l’IA svolge compiti di routine, il tempo deve essere dedicato a ciò che le persone sanno fare meglio: analizzare problemi, assegnare priorità, decidere e comunicare in modo comprensibile. Tutto ciò è possibile solo in presenza di regole trasparenti: l’uso dell’IA deve essere dichiarato; i dati sensibili vanno tutelati; i diritti d’autore e le indicazioni delle fonti devono essere chiari. 

Ripensare i formati degli esami – in modo equo e trasparente 

L’attestazione delle prestazioni deve essere concepita in modo tale da mettere in primo piano le competenze operative e di problem solving. Sono adatti formati di compiti realistici come Mini Case, giochi di ruolo o «Critical Incident», in cui le persone in formazione motivano le proprie decisioni e valutano le conseguenze. L’IA può essere ammessa come strumento ausiliario se la configurazione del compito rende insufficiente il semplice prompting e mostra il contributo della persona in formazione. A tal fine, i presupposti sono un accesso equo agli strumenti ausiliari, regole chiare per il loro uso e griglie di valutazione comprensibili. 

Consolidare le competenze – collegare i luoghi di formazione 

Le competenze in ambito IA devono essere ancorate in modo vincolante nella formazione professionale e di base: le persone in formazione e coloro che partecipano alla formazione continua devono acquisire nozioni tecniche di base sul funzionamento, sulle opportunità e sui limiti dell’IA. Devono conoscere e prendere in considerazione gli aspetti giuridici ed etici, come la protezione dei dati, i diritti d’autore e la non discriminazione. Devono inoltre rafforzare le proprie competenze in ambito di media e informazione per esaminare in modo critico i risultati dell’IA e utilizzarli in modo responsabile. L’obiettivo è aumentare la loro maturità digitale e la loro forza innovativa.   

Focus sull'idoneità al mercato del lavoro 

Affinché queste misure funzionino nella pratica, le aziende, le scuole professionali, i fornitori di corsi di formazione continua e le organizzazioni del mondo del lavoro devono definire le loro aspettative e creare standard comuni, tra cui regole chiare per gli strumenti ausiliari, processi trasparenti per i dati e criteri di valutazione comprensibili che mettano in luce la riflessione, la motivazione e l’applicazione. Gli attori della formazione professionale, in primo luogo la politica, devono creare condizioni quadro che offrano a tutti pari opportunità di accesso all’IA, agli strumenti digitali e alle offerte didattiche, al fine di evitare discriminazioni, abbattere le barriere e garantire l’accesso all’infrastruttura tecnica, alla formazione e al supporto. Ciò consente di continuare a rivolgere l’attenzione a ciò che conta: l’idoneità al mercato del lavoro. 

Il nostro impegno 

La Società degli impiegati del commercio Svizzera integra costantemente quest’approccio nello sviluppo della formazione di base e continua. Nel 2024, durante la procedura di consultazione sul piano d’insegnamento quadro per la maturità professionale, si è impegnata affinché le competenze mediatiche e digitali – compresa la gestione critica dell’IA («Digital Literacy») – venissero radicate in modo vincolante come competenze trasversali. Attualmente la Società sta valutando con quali misure politiche può impegnarsi ancora di più per creare condizioni quadro chiare per l’uso dell’IA nella formazione di base e continua. 

Se impiegata correttamente, l’IA aumenta la qualità della formazione e degli esami, rende il percorso di apprendimento più individuale e il feedback più mirato. Nella preparazione e nella correzione degli esami, l'IA supporta le attività di routine, mentre la valutazione pedagogica rimane di competenza delle persone. L’obiettivo della Società degli impiegati del commercio Svizzera è mettere l’IA al servizio delle persone – come leva per l’efficienza, l’innovazione e l’equità formativa.  

Kontakt

Links